13 Set Apparecchi acustici e SSN: chi ha diritto al contributo?
Gli apparecchi acustici possono avere dei costi importanti, soprattutto se dotati di accessori o funzioni aggiuntive. Esistono tuttavia diverse possibilità d’acquisto per coloro che decidono di sostenerne la spesa. Oltre a finanziamenti e pagamenti rateali, spesso proposti dai centri specializzati, in base alle caratteristiche della propria ipoacusia è spesso possibile richiedere le agevolazioni previste dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Chi ne ha diritto
Grazie al SSN è possibile usufruire di importanti aiuti economici, totali o parziali, per l’acquisto di protesi acustiche. Secondo il Nomenclatore tariffario, apposito documento emanato dal Ministero della Salute, hanno diritto alla fornitura prevista dal SSN:
- i minori, a prescindere dal grado di ipoacusia rilevato;
- gli invalidi civili per ipoacusia;
- gli invalidi di guerra e di servizio.
Appurata la necessità di utilizzo di un apparecchio acustico e ottenuta la relativa invalidità, grazie all’intervento del proprio audioprotesista di fiducia, i passaggi necessari per ottenere le agevolazioni previste sono le seguenti.
- Impegnativa del medico di Medicina Generale per visita Otorinolaringoiatrica e per esame audiometrico tonale e vocale ed esame impedenziometrico.
- Visita otorinolaringoiatrica, in una struttura pubblica o convenzionata, durante la quale, verificati gli esami svolti, verrà compilato l’apposito modello di prescrizione.
- Scelta della protesi acustica più idonea mediante l’imprescindibile aiuto di un audioprotesista. Il paziente potrà quindi scegliere protesi acustiche tecnologicamente più avanzate rispetto a quelle fornite gratuitamente dal SSN, aggiungendo a proprie spese la differenza di prezzo (Formula di riconducibilità).
- Fornitura a carico del SSN e applicazione dell’apparecchio: si procederà quindi con la fornitura e la successiva applicazione della protesi prescritta presso il proprio centro acustico di riferimento.
- Collaudo dell’apparecchio acustico presso l’azienda ospedaliera di riferimento.
Allo scadere dei 5 anni della fornitura, l’ASL potrà quindi decidere se concederne il rinnovo.
Altre agevolazioni sono altresì concesse dall’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro.