Apparecchi acustici e amplificatori acustici: qual è la differenza? - Il Centro Acustico
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Apparecchi acustici e amplificatori acustici: qual è la differenza?

Apparecchi acustici e amplificatori acustici: qual è la differenza?

I pazienti che presentano una riduzione più o meno significativa della propria capacità uditiva hanno la possibilità di scegliere tra diverse soluzioni acustiche, finalizzate alla risoluzione del problema. Capita sovente che alcuni esercizi commerciali propongano l’utilizzo di amplificatori come alternativa agli apparecchi acustici. Sebbene vengano proposti per sopperire a un medesimo deficit, sono dispositivi che presentano enormi differenze ed è pertanto opportuna una corretta analisi degli uni e degli altri al fine di porre chiarezza sulle sostanziali differenze, particolarmente rilvanti per la salute del paziente e per le sue esigenze di ascolto.

Amplificatori acustici

Gli amplificatori sono strumenti in grado di amplificare il volume dei suoni in arrivo ma,  trattandosi di prodotti standardizzati, l’amplificazione erogata sarà la medesima per qualunque suono percepito dall’indossatore: è facile intuire come pertanto il suono di un clacson, di una sirena, la voce di un nostro caro o il brusio di sottofondo di un locale affollato vengano amplificati tutti alla stessa maniera. Prodotti in serie e pertanto non adattabili alle specifiche condizioni anatomiche dell’orecchio del paziente, godono di funzioni preimpostate, senza possibilità di personalizzazione: le esigenze del paziente e ogni singolo caso clinico non vengono quindi presi in esame nell’adattamento del dispositivo. Inoltre, il loro utilizzo è consigliato fino a un massimo di 60 minuti consecutivi, non dunque adatto a un uso prolungato durante l’intera giornata.

Da un punto di vista tecnologico non sono complessi, motivo per il quale il prezzo è in genere ridotto e allettante.

Apparecchi acustici

Gli apparecchi acustici sono invece dispositivi dalle dimensioni ridotte in grado di amplificare selettivamente i suoni per cui il portatore necessita di una maggiore attenzione. Sono pertanto personalizzabili e si adattano alle esigenze individuali del paziente; per questo motivo la loro scelta e la loro regolazione è basta su precisi dati audiologici e sull’analisi dello stile di vita del soggetto. Distinti in  retroauricolari o endoauricolari, possono richiedere un personale calco del condotto uditivo, atto a realizzare una copertura della circuiteria completamente su misura. Data la personalizzazione dei dispositivi, gli apparecchi acustici sono utilizzabili per periodi prolungati e anzi, ne è consigliato un utilizzo giornaliero al fine di facilitare l’esperienza di ascolto e il conseguente adattamento. Possono infine contare su una tecnologia estremamente avanzata e di software in grado non solo di regolarne l’amplificazione e la modulazione sonora, ma anche di fornire prestazioni aggiuntive grazie al supporto di accessori bluetooth e wireless e di gestire le funzioni direttamente dal proprio smartphone.

Altra fondamentale differenza è da attribuirsi alla necessaria figura sanitaria dell’audioprotesista, la cui attività consta nell’applicazione di presidi protesici per la rimediazione uditiva e nella consulenza al paziente in tutte le fasi di  adattamento e personalizzazione del dispositivo.

Per queste ragioni, gli amplificatori acustici non vengono consigliati dagli esperti in presenza di un calo della capacità uditiva. L’attenzione e l’individualità riservata al paziente nella scelta di un apparecchio acustico rendono invece possibile una maggiore manovra di intervento e una più precisa realizzazione della protesi stessa.